Come chiunque altro, bambine/i e adolescenti con disabilità hanno delle preoccupazioni e delle domande sulla sessualità e sono al centro di diverse influenze, per esempio quelle dei media. Anche loro hanno diritto a un’educazione sessuale che risponda alle loro domande e sia adattata al loro sviluppo e alle loro capacità. Una disabilità mentale o fisica può tuttavia necessitare di più tempo, sostegno e accompagnamento. Quindi, l’educazione sessuale di bambine/i e giovani con disabilità dev’essere dispensata in un contesto specifico che permette di incontrarli nel rispetto dei loro particolari bisogni, tenendo conto dell’impatto della disabilità nel loro quotidiano, così come del maggiore rischio di gravidanze non volute, d’abuso sessuale e di trasmissione dell’HIV/IST. Come chiunque altro, queste/i bambine/i e giovani hanno il diritto di essere riconosciuti, ascoltati e valorizzati nella loro dimensione sessuale attraverso un’educazione sessuale che rispetti il loro diritto ad avere una sfera privata.